Fara in Sabina, 16 marzo 2017 - Non capita tutti i giorni di vedere una sala gremita a tal punto di olivicoltori che molti hanno addirittura scelto di sedersi in terra, pur di poter restare ad ascoltare.
Questa mattina nel grande salone lungo la via Ternana scelto da Coldiretti, OP LATIUM e Consorzio Sabina DOP per fare il punto sull'impatto del gelo sul comparto olivicolo locale e sulle azioni da intraprendere c'erano centinaia di agricoltori provenienti da tutta la Sabina; molti altri non sono neanche riusciti ad entrare.

Si è trattato di un incontro relativamente breve, appena due ore, ma i temi trattati sono stati molti e l'attenzione del pubblico è rimasta sempre altissima, come era lecito aspettarsi vista l'importanza del tema.

A guidare i lavori c'era il Direttore di Coldiretti Roma e Rieti, Giuseppe Casu, che ha introdotto i relatori sottolineando la centralità della coltura dell'olivo nel territorio sabino.

Gli aspetti tecnici relativi agli scenari di danno rilevati ed ai possibili interventi di carattere agronomico da adottare per contenerli sono stati illustrati da Stefano Cifeca, responsabile dell'assistenza tecnica di OP LATIUM.

Il Direttore Generale di OP LATIUM Francesco Bosio, dati alla mano, ha enfatizzato la dimensione strategica del comparto olivicolo sabino, circa 20 mila ettari di impianti, il 44% della SAU totale dell'area, sottolineando come, pur adottando una stima di tipo prudenziale, la quantificazione economica dei danni causati dal freddo per le prossime campagne olearie sia pari a circa 50 milioni di euro.

I meccanismi tecnico burocratici regionali per l'attivazione delle misure di risarcimento e sostegno, fra cui la possibile attivazione della misura 5.2 del PSR, sono stati in seguito illustrati dal Dirigente della Regione Lazio – Area usi civici, credito e calamità naturali, Massimo Maria Madonia, al quale vari sindaci e rappresentanti di enti locali presenti all'incontro hanno indirizzato domande di approfondimento.

Un caldo invito ad attivarsi da subito per contenere i danni ed ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli agronomi è stato lanciato dal Presidente del Consorzio Sabina DOP Stefano Petrucci, che, riferendosi ad analoghi eventi climatici estremi del passato ha ricordato a tutti che la Sabina si è sempre risollevata da questi colpi e lo farà anche stavolta.

David Granieri, presente oggi nella sua veste di Presidente di Coldiretti Lazio, ha esposto con brevità ed energia il piano d'azione già avviato da Coldiretti per ottenere il massimo degli aiuti possibili per le aziende agricole colpite.
Gli agricoltori - ha messo in rilievo Granieri - sono gli "azionisti di maggioranza" del Lazio, visto il peso del loro lavoro sull'economia regionale. Per compensare una perdita stimata in oltre un milione di giornate lavorative l'attivazione della misura 5.2 del PSR è necessaria ed asuspicabile, ma non sufficiente. Occorre che vengano stanziati fondi anche sul bilancio regionale, per tutelare le imprese in modo concreto e rapido, evitando che i danni possano compromettere strutturalmente un comparto strategico come quello olivicolo. Moltissimi frantoi, cooperative ed imprese rischiano di chiudere e questo non deve accadere."

Una sollecitazione, quella del Presidente Granieri, che è stata subito raccolta da Fabio Refrigeri, Assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche Abitative, Enti Locali,il quale ha assicurato il proprio impegno per semplificare e velocizzare l'iter burocratico di ottenimento degli aiuti alle imprese colpite sostegno e per far sì che una voce relativa ad appositi fondi di compensazione venga inserita già nella prossima proposta di bilancio regionale, in modo che si possa intervenire in modo il più possibile certo e breve, per non permettere che i danni all'olivicoltura diventino irreversibili.

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