Sette mesi per identificare con un nuovo marchio tutto l’olio extra vergine di oliva di qualità del Lazio. La provocazione positiva è stata lanciata, da [b]David Granieri[/b], presidente di [b]OP LATIUM[/b] e di [b]Unaprol[/b], a [b]Luca Bianch[/b]i capo dipartimento delle Politiche della Qualità e della competitività del [b]Mipaaf[/b].
La proposta è emersa lo scorso venerdì 26 febbraio, durante la presentazione dell’idea progetto dell’[b]IGP ROMA[/b] dell’olio extra vergine di oliva, nell’ambito della presentazione di EXTRACT, il primo rapporto sulla percezione che il consumatore mondiale ha dell’olio extra vergine di oliva italiano.
L’idea progetto, promossa e fortemente sostenuta da OP LATIUM ha già raccolto il sostegno di Arsial, Regione Lazio, Unioncamere Lazio, Azienda Romana Mercati e Camera di Commercio di Roma.
“[i]Esistono numerose testimonianze storiche e documentali[/i] – spiega [b]Granieri[/b] – [i]che confermano l’ antico legame fra la città di Roma e l’olio d’ oliva, soprattutto in riferimento al territorio del Lazio, quello cioè più prossimo alla Città Eterna.
Il riconoscimento del marchio IGP con la denominazione ROMA per tutto l’olio extra vergine di oliva prodotto nel Lazio secondo apposito disciplinare e con determinate caratteristiche di qualità consentirebbe di ottenere una riconoscibilità ed un apprezzamento inediti sui mercati, sopratutto quelli esteri, e di aumentare enormemente il valore della produzione attuale[/i]”.
Il lavoro di raccolta dati e documenti e lo studio del marchio sono iniziati: ci auguriamo che al più presto l’olio extra vergine di oliva di qualità prodotto nel Lazio possa ottenere il prezioso riconoscimento comunitario dell’”IGP ROMA”.