Si è tenuta ieri mattina a Roma, presso il Tempio di Adriano, la riunione di pubblico accertamento della denominazione Olio di Roma I.G.P., progetto che mira a valorizzare la produzione olivicola regionale con un brand ad altissima riconoscibilità.

Di fronte ad una sala gremita ed alla presenza dei funzionari del Ministero delle Politiche Agricole e della Regione Lazio, sono stati letti e commentati tutti gli articoli del Disciplinare di Produzione proposto e sono state raccolte le osservazioni dei presenti in merito.

Con l'audizione pubblica di riconoscimento svolta ieri la fase istruttoria nazionale si avvia verso la conclusione. Il disciplinare proposto infatti, integrato sulla base dei commenti raccolti, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e verranno concessi altri trenta giorni per la presentazione formale di eventuali ulteriori osservazioni.

Terminato positivamente l’esame da parte dello Stato italiano, il Ministero invierà alla Commissione europea il dossier completo per il completamento dell'istruttoria.

Il Lazio è la quinta regione in Italia per produzione di olio, con una superficie investita ad olivo di 80 mila ettari e la presenza sul territorio di oltre 68 mila aziende olivicole. La superficie olivicola regionale che potrà godere dei benefici della nuova I.G.P. è pari a circa 50 mila ettari.
"Oltre 100 Comuni hanno già dato supporto a questa iniziativa che rappresenta una grande opportunità, soprattutto per quelle province e quei territori che non avevano nessuna possibilità di avere una denominazione protetta" – spiega il presidente David Granieri – "Sono passati quasi due anni dall'inizio di questo percorso, con la collaborazione dell'Arsial, oggi è una tappa fondamentale che arriva dopo un lungo processo di concertazione e condivisione con il supporto del Mipaaf. Il riconoscimento della denominazione è uno strumento a vantaggio delle imprese che aggiunge valore e aumenta la loro competitività".

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